La felicità vien mangiando
Non se se c'è qualcosa di più personale del rapporto che ognuno di noi ha col cibo. E' impossibile capire realmente la sensazione di come un alimento piuttosto che un altro riesca ad appagare qualcuno, tranne quando capita a noi. Provare a comprendere le persone che ci interessano in base al rapporto con quello che hanno nel piatto è una cosa semplice se si fa attenzione. La relazione con quello che mangiamo e il modo in cui lo facciamo nostro malgrado ci definisce senza nessun dubbio o fraintendimento, molto più di quello che riusciamo a nascondere. Io tollero con difficoltà cavolo e verza, ma conosco persone che praticamente mangerebbero solo quello. Per carità li mangio dovendo, e se necessario per cortesia me li sono pure fatti piacere, ma nella maggioranza dei casi sono alimenti che cucinati in un determinato modo mi provocano proprio dei conati e non esagero. Eppure tiro giù il boccone e continuo oltre.